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La Scultura Neoclassica
Lo spirito neoclassico, con la sua incessante ricerca verso la raffinatezza di forme lineari e pure, si estrinseca alla perfezione nel mondo della scultura.
Il marmo sobriamente candido diviene opera d'arte elegante, freddo capolavoro che incanta il pubblico del Settecento e quello attuale.
Per comprendere il neoclassicismo si possono citare i capolavori di Antonio Canova, statue bianche, levigate e lucenti che trasmettono serenità e solennità.
Il Maestro veneto dà vita, in maniera eccezionale, all'estetica neoclassica, ovvero alla ricreazione degli ideali antichi senza cadere nella mera copia, bensì elargendo il proprio contributo.
L'artista è un individuo del suo tempo che vive ed opera nella ricca e mondana Roma, con un occhio rivolto al passato e l'altro al presente.
Antonio Canova fa rivivere, infatti, le Tre Grazie, celebrate dalla mitologia e da illustri artisti del passato, impreziosendo al le figlie di Giove con il suo tocco personale.
Le Tre Grazie sembrano muoversi in maniera leggiadra, appaiono vive nella loro perfetta immutabilità, e dalla loro visione scaturiscono sentimenti sedimentati nel marmo modellato dallo scultore trevigiano.
Amore e Psiche celebra la romantica storia della bella Psiche che cattura l'amore di Cupido, un amore incontenibile in grado di ammaliare i fortunati visitatori del Louvre di Parigi, i quali restano incantanti di fronte alla romantica opera di fine Settecento.
Come anticipato Canova interpreta il passato, ma vivendo perfettamente il suo tempo anche attraverso al celebrazione di personaggi celebri.
Icona della fortunata commistione è la scultura di Paolina Borghese, la sorella di Napoleone, raffigurata come una Venere Vittoriosa.
L'artista torna in tale maniera all'antica Roma e alla radicata tradizione di attribuire alle persone più meritevole le fattezze delle divinità, rendendo loro omaggio attraverso l'imperituro marmo.
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